Giardino delle farfalle - Campo della Ghina
Il giardino delle farfalle si trova all'interno del Campo della Ghina, realizzato dall'associazione Burchvif nel Comune di Borgolavezzaro (NO).
Al suo interno sono state messe a dimora piante in grado di attirare e fornire nutrimento alle farfalle come budleje, clerodendri e lavande.
Sono presenti anche piante nutrici che permettono lo sviluppo dei bruchi come finocchio selvatico, ruta e ortica.
Tra le varie farfalle che frequentano il giardino ci sono il bellissimo macaone, il podalirio, varie specie di vanesse, cavolaie, sfingi del galio, ecc..
Campo della Ghina
Il Campo della Ghina è nato nel 1985 grazie all'associazione Burchvif.
Su una superficie di circa 1 ettaro sono presenti:
un laghetto con acque profonde, un isolotto raggiungibile attraverso un ponticello di legno, un'altura
che si eleva di qualche metro sul piano circostante, un boschetto allagato ad Ontano nero, un tifeto, un canneto, fossatelli,
un brandello di bosco planiziale ed un vivaio.
Il Campo della Ghina, assume oggi, trascorsi ormai più di trent'anni, l'importanza di un piccolo ma esauriente giardino botanico
che sa offrire riscontri concreti ai fini del riconoscimento e dello studio di alberi ed arbusti per
i visitatori in genere e per le scolaresche impegnate in escursioni di educazione ambientale in particolare; a questo scopo un
esemplare per ogni specie è stato classificato con nome italiano, scientifico e, quando conosciuto, con quello dialettale in ossequio alla conservazione della parlata locale.
Per informazioni
E-mail: info@burchvif.it Web: www.burchvif.it GPS: 45°18'52.6"N 8°41'36.2"E
Campo della Sciura
L'area, salvaguardata dall'associazione Burchvif, è testimonianza di rare
formazioni geologiche chiamate sabbioni o dossi, modellati dalla fiumana fluvio-glaciale del
Pleistocene e dall' azione esercitata dal vento almeno fino in epoca romana.
La parte più bassa, utilizzata precedentemente come discarica di inerti, è stata recuperata
realizzando un laghetto alimentato dalla falda acquifera che sfocia nel fontanile Plezza.
Sono stati realizzati a partire dal 2000 anche alcuni stagni per la conservazione del rospetto pelobate fosco
e delle rane rosse, Rana dalmatina e Rana latastei. Gli stessi stagni vengono anche utilizzati
dalle libellule che sono presenti in gran numero all'interno dell' area.
Per informazioni
E-mail: info@burchvif.it Web: www.burchvif.it GPS: 45°19'04.5"N 8°43'14.9"E
Agogna Morta
L'Agogna Morta, o, meglio, "Il Laboratorio di Ecologia all'aperto Agogna Morta", è un'area la cui superficie si estende per circa dieci ettari all'interno ed a cornice di un meandro, non più attivo, del torrente Agogna tra le provincie di Novara e Pavia, tra Bassa Novarese e Lomellina, ricadente nei Comuni di Borgolavezzaro (NO) e Nicorvo (PV).
Esistono poi altri meandri, nelle immediate vicinanze ma totalmente in territorio lombardo, con le stesse caratteristiche e lo stesso valore naturalistico che meriterebbero altrettanta cura ed attenzione.
Il meandro fu isolato dal corso attivo del torrente in seguito ad opere di raddrizzamento dell'alveo del torrente Agogna realizzate intorno alla metà degli anni cinquanta.
Il Laboratorio di Ecologia all'aperto è nato grazie all'associazione Burchvif che, in stretta collaborazione con la Federazione Nazionale Pro Natura,si attivò per mettere in salvo dal rischio del totale interramento l'ultima grande lanca piemontese del torrente Agogna.
Per informazioni
E-mail: info@burchvif.it Web: www.burchvif.it GPS: 45°18'01.2"N 8°39'36.0"E
Canneto Boverio
Il canneto, che è abbracciato da una piccola lanca, ha una superficie di oltre un ettaro
e mezzo e, per quanto riguarda la valenza naturalistica, può considerarsi una rarità
perchè è uno degli ultimi canneti di una certa dimensione che sopravvive in tutto
il Basso Novarese e la Lomellina. E' prezioso ai fini della conservazione: qui si può
udire ancora il canto del Tarabuso e del Tarabusino, si può osservare il raro Airone rosso
e l'altrettanto raro Porciglione; piccole e veloci Alzavole e Marzaiole, ad inizio di
Primavera, sorvolano il meandro per scendere a capofitto nei "chiari" mentre più lenti
Germani reali intrecciano i loro voli con qualche "cenerino", Gallinelle d'acqua
segnalano la loro presenza con ripetuti richiami e i forti vocalizzi del Cannareccione
sono il leitmotiv dell'estate.
Per informazioni
E-mail: info@burchvif.it Web: www.burchvif.it GPS: 45°17'44.1"N 8°39'28.0"E
Cascina Bosco - Nicorvo (PV)
Cascina ottocentesca restaurata secondo i criteri della bioedilizia usando terra, paglia e legno.
Tutela l'ambiente attraverso pratiche agricole ecosostenibili
tra le quali: sovescio, fermentazione e pacciamatura, rendendo il riso buono, etico ed ecosostenibile.
Le risaie coltivate in questo modo sono ricche di biodiversità, soprattutto anfibi e uccelli tra cui Aironi rossi, Tarabusi, Cavalieri d'italia e limicoli.
Per informazioni
E-mail: cascinabosco@gmail.com Web: www.cascinaboscofornasara.it Facebook: Cascina Bosco Fornasara
Palude di Casalbenltrame
La palude costituisce l'habitat ideale di numerose specie di uccelli acquatici
stanziali e nidificanti, nonchè luogo di sosta delle specie migratorie che percorrono
la fascia tra il Ticino ed il Sesia. Sono da ricordare l'alzavola, la gallinella d'acqua,
il tuffetto, l'airone cenerino, l'airone bianco, il tarabuso, il tarabusino, la garzetta,
la cicogna bianca, la spatola e il cavaliere d'Italia.
All' interno della palude vengono anche svolte sessioni di inanellamento nell' ambito del progetto MonITRing.
Per informazioni
E-mail: infoparc@lamedelsesia.vc.it Web: www.lamedelsesia.vc.it